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CHI SIAMO

CHI SIAMO

Siamo famiglie cattoliche che tengono alla sopravvivenza della buona educazione, del buon senso comune e della cultura autentica.

Abbiamo scelto l’educazione parentale (sotto forma di scuola parentale ove possibile, e in maniera più immediata, come scuola in casa fatta dai genitori) perché oggi questo sembra essere l’unico modo per assicurare ai giovani una crescita valoriale, in un’apertura di pensiero che superi il materialismo della nostra epoca e perché tutto ciò avvenga nel gruppo dei pari, luogo del confronto e della maturazione, al riparo dai conformismi ideologici e consumistici di questo tempo.

Crediamo nella scuola e la amiamo nella sua concezione più alta e più nobile. Crediamo nell’autorità dell’insegnante, quando questa lavora in conformità con i valori fondanti della millenaria civiltà cristiana orientati al riconoscimento della verità, alla legge naturale e ai principi evangelici. Crediamo anche che i primi insegnanti dei propri figli debbano essere i genitori.

I NOSTRI PRINCIPI FONDANTI

  • Partiamo dal principio della rinuncia alla “delega” dell’educazione e dell’istruzione, intesa come scarico di responsabilità educative familiari
  • La famiglia è protagonista assoluta dell’educazione.
  • Lavoriamo per educarci al Vero, al bene, al giusto e al bello, alimentando così il desiderio naturale di conoscenza.
  • Cresciamo con fede retta, coscienza desta e ragione retta che propizi la libertà di pensiero.
  • Promuoviamo la cultura secondo verità e senso di realtà e non secondo ideologia, nell’alveo sicuro delle nostre millenarie radici cristiane
  • Ove necessario, l’insegnante rappresenta l’autorevole riferimento, scelto dalle famiglie, cui ci si  appoggia con fiducia e rispetto.

METODO IN PILLOLE PER PICCOLI GRUPPI FAMILIARI E HOMESCHOOLER

  • Abbiamo voglia di imparare a lavorare nel silenzio e nella calma, ma anche nell’ allegria e nel sano trambusto di chi sa faticare. Alterniamo le attività di studio al chiuso con uscite culturali sul territorio, attività manuali e artigianali e lavoro all’aperto nella natura: orto, frutteto, pulizia ed organizzazione del giardino nelle quattro stagioni in una successione armoniosa che rimandi alle stagioni della vita. La nostra giornata inizia con la preghiera.
  • Scegliamo un modello di scuola vecchio stile: classi poco numerose: massimo 10 alunni, con una maestra unica, scuola dal lunedì al venerdì, solo la mattina, per valorizzare il tempo trascorso in famiglia
  • Lavoriamo in gruppi omogenei e eterogenei per età. Non abbiamo paura di puntare in alto, di proporre cose difficili. Rendiamo accessibile la materia, senza però banalizzarla e semplificarla, consapevoli che la realtà è l’unico insegnamento che si possa dare (Sant’Agostino).
  • Personalizziamo l’insegnamento con attenzione alla persona nella sua originalità, poiché è dono di Dio con le sue attitudini e le sue inclinazioni, facendo tesoro dei maestri di pensiero e di pedagogia della Chiesa, (sant’Agostino, Don Giovanni Bosco e il suo metodo preventivo, ragione, religione, amorevolezza, San Giovanni Battista de La Salle, G.K. Chesterton, G. Guareschi, ecc..).
  • Didattica snella, al bando la noia. Privilegiamo modalità di insegnamento diverse e complementari, senza far prevalere il metodo sui contenuti. Il tempo guadagnato ci serve per vivere le nostre esperienze di vita vera.
  • Non abusiamo della carta, scriviamo poco e bene piuttosto che tanto e male. Curiamo la calligrafia e i quaderni e teniamo alto il livello del linguaggio scritto, leggendo molto e lavorando sulla letteratura, sin da piccoli. Evitiamo il più possibile l’uso delle fotocopie e delle schede preconfezionate.
  • Valorizziamo l’apprendimento mnemonico con l’aiuto di sussidi che favoriscano questa capacità, attraverso filastrocche, poesie, rime e canzoni.
  • Meglio non dare compiti pomeridiani scritti, se non in modo saltuario. Il compito a casa, sempre occasionale e mai quotidiano, deve essere semplice e non ripetitivo, motivante. Il resto non serve per l’apprendimento e appesantisce inutilmente la famiglia. Graduale sarà l’assegnazione di pochi compiti orali in autonomia, il necessario per imparare a studiare progressivamente anche da soli.
  • L’educazione religiosa, coltivata prima di tutto in famiglia e, dove necessario, inserita armoniosamente nel programma formativo, deve permeare con sensibilità ed equilibrio l’intero percorso educativo ed aiutare i bambini a coltivare il desiderio della verità e della bellezza.
  • Poniamo attenzione alla buona musica classica e lirica, al canto corale e gregoriano, alla musica popolare e moderna di buona qualità.
  • Riteniamo che l’educazione all’affettività e alla sessualità siano compito prevalente dei genitori e che debbano essere curate nell’alveo della propria intimità famigliare, come è sempre stato nella storia dell’uomo di tutti i tempi.
  • A piccoli passi (guidati anche dalla scoperta delle preghiere tradizionali) scopriamo anche il fascino e la ricchezza della lingua latina, con approccio semplificato e adatto alle diverse fasce di età, perché ha un suo indiscutibile ruolo nella comprensione della lingua italiana e nella formazione del pensiero logico, al pari delle scienze matematiche.
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